Se è vero che una dimora inizia dalle fondamenta, prima di tutto per una trasformazione della propria abitazione in casa green le dimensioni più ridotte saranno il fattore numero uno per farci faticare e spendere di meno. E poi considerare che avere una casa sostenibile in presenza di un nuovo fabbricato sarà molto più semplice, tanto è vero che in questa piccola guida ci soffermeremo soprattutto sui consigli per una trasformazione con restauri e ammodernamenti di un edificio datato per acquistare la patente di ecosostenibilità. Se la casa si troverà in una costruzione di vecchia data, ma di qualità, i lavori per farla diventare eco friendly avranno un costo ragionevole e si avrà l’opportunità di stabilirsi in un insediamento già configurato con servizi e comunità di riferimento. In questi tempi in cui si parla molto di ecobonus energetico per acquisire classi di merito superiori con nuovi cappotti termici, la corsa all’ecobonus è legittimata dall’importanza di dotare la propria abitazione di risorse energetiche per scaldarla o raffreddarla in modo sostenibile con chiari vantaggi ambientali. Risulterà dunque decisivo avere un isolamento particolarmente efficace, le finestre con materiali che limitino il trasferimento del calore con infissi ben isolati e doppi o addirittura tripli vetri. Le finestre in vero legno battono l’alluminio e il PVC in termini di risparmio del consumo di energia, grazie alla sua materia che ha maggiori capacità di isolamento termico consentendo di mantenere la casa calda in inverno e fresca in estate. Ma a beneficiarne è anche l’isolamento acustico, il legno assorbe i rumori, inoltre può essere completamente riciclato ed è un materiale completamente decomponibile e non inquinante in fase di smaltimento. Da sfatare anche il mito della fragilità: una finestra in legno offre garanzie di durata superiori a qualsiasi altro materiale, con una vita media di 50 anni.
La cura dell’involucro edilizio è estremamente importante, nelle nuove tendenze di interior design vince il ‘naturale’, sono tramontate le tappezzerie, i rivestimenti per pareti, mordenti e vernici che rilasciano agenti inquinanti, a vantaggio di soluzioni improntate all’uso di cera liquida per pavimenti e tinte a basso COV (composti organici volatili). Attenzione perchè per “organico” si intende la sostanza chimica contenente molecole di carbonio e i COV si annidano tra i prodotti delle industrie chimiche, i solventi, gli alcoli e anche la benzina, materiali ampiamente usati nelle case di una volta e che hanno effetti dannosi sull’organismo. Composti che si trovavano abitualmente in tutti i materiali di costruzione come le moquette, i rivestimenti, colle, solventi vernici di vecchi mobili.
L’aspetto energetico è un altro punto essenziale: le rinnovabili oggi hanno costi molto più contenuti del passato che siano pannelli fotovoltaici, turbine eoliche residenziali o impianti micro-idroelettrici e il valore dell’investimento è certo sul medio e lungo periodo. In particolare per l’energia solare circolano tanti test di qualità sui moduli solari, con costi di installazione e manutenzione che grazie ai comparatori online sono di facile consultazione e va da sé che una buona progettazione di un’abitazione permetterà di attenuare la necessità di energia. Scelte oculate sono raccomandabili nella scelta di elettrodomestici di nuova concezione, l’installazione di luci LED, il ricorso a termostati programmabili che possono regolare illuminazione e climatizzazioni. La domotica sta ormai prendendo piede anche in Italia e contribuisce a rendere una casa ecosostenibile con dispositivi IoT (Internet of Things) che permettono il monitoraggio e la gestione da remoto attraverso le numerose app per smartphone. Avvalendosi di queste tecnologie possiamo gestire delle funzioni come i sistemi di illuminazione che danno la possibilità di rilevare quando una o più persone sono in una stanza regolando di conseguenza l’intensità delle varie luci, o dotarci di termostati smart che consentono agli utenti di programmare e monitorare a distanza le temperature in casa e sono dispositivi che ‘imparano’ dalle abitudini dei proprietari e modificano automaticamente le impostazioni grazie ad un database personalizzato sui consumi.