COME CAMBIARE GESTORE ADSL
Senza alcun dubbio Internet è diventato nel giro di pochi anni una necessità fondamentale nella nostra quotidianità e nelle nostre case, e c’è chi, pur di ottenere una connessione stabile e veloce, aderisce a contratti con costi mensili altissimi e ben fuori dal proprio budget. Pur essendo tempestati da offerte a costi più bassi, spesso si è restii al cambiamento per il timore di dover affrontare lunghe e ostiche pratiche per disdire il contratto precedente, per poi rischiare di ritrovarsi per un periodo senza connessione o, ancora peggio, pagando due gestori. Tuttavia, i tempi di disdetta e attivazione dei contratti si sono accorciati in modo considerevole e, nella maggior parte dei casi, non sono presenti costi addizionali per disdire il precedente contratto.
Ecco, allora, dei pratici suggerimenti per cambiare operatore ADSL e individuare le soluzioni più performanti e adatte alle tue esigenze.
Negli ultimi anni, dato anche l’incremento dello smart working, i gestori telefonici hanno migliorato la propria offerta proponendo piani tariffari con connessioni veloci e a prezzi davvero convenienti. Se sei insoddisfatto della tua offerta e vuoi usufruire di una più vantaggiosa, inizia comparando online le svariate offerte ADSL proposte e individua quella che più ti interessa, tenendo ben a mente le tue esigenze di consumo. Solitamente gli operatori propongono offerte standard con ADSL e linea fissa; tuttavia, se valutando le tue abitudini, hai deciso di cambiare gestore per non usufruire più del telefono fisso, ti consigliamo di considerare un’offerta solo internet senza linea fissa e chiamate, per un cospicuo risparmio economico.
L’attivazione del nuovo abbonamento si può effettuare telefonicamente o online. Nel primo caso dovrai autorizzare la registrazione della chiamata durante la quale si procederà vocalmente all’accettazione del contratto. Nel secondo caso invece, dovrai visitare il sito web del nuovo operatore: molti gestori offrono infatti la possibilità di cambiare l’offerta ADSL attraverso appositi sportelli online nell’area clienti.
Accedendo al sito di aziende quali Sky, Vodafone, Fastweb o TIM potrai valutare le varie offerte e visualizzarne i dettagli. Se necessiti di chiarimenti, un consulente ti contatterà gratuitamente per una consulenza telefonica: basterà inserire il proprio recapito nel pop-up che apparirà all’apertura del sito o nella casella dedicata “Ti chiamiamo noi” o “Chiamami gratis”. In alternativa si potrà procedere online con l’acquisto del pacchetto, inserendo il proprio indirizzo di residenza e i documenti identificativi.
L’unico passaggio obbligatorio sarà comunicare il codice di migrazione, rintracciabile sulle vecchie fatture di pagamento. Si tratta di un codice identificativo della propria linea telefonica, necessario per attivare il processo di migrazione ad un altro gestore, mantenendo lo stesso numero di telefono. Il codice di migrazione è costituito da quattro componenti numeriche:
Comunicato il codice e stipulato il contratto, non dovrai preoccuparti più di nulla. La pratica sarà da questo momento avviata e gestita interamente dall’operatore stesso, che si occuperà anche della disattivazione del vecchio contratto e dell’attivazione del nuovo.
L’attivazione del nuovo servizio deve avvenire per legge entro 10 giorni lavorativi, tuttavia, causa problemi burocratici, i tempi di attesa si potrebbero dilungare fino a 20 giorni. Non sperimenterai alcun disservizio alla linea durante il passaggio, perché il vecchio fornitore garantirà la linea fino al momento della migrazione del servizio.
Per la disdetta, i contratti più comunemente stipulati tra consumatore ed azienda prevedono un vincolo temporale che si aggira intorno ad uno o due anni. Se le condizioni contrattuali della tua compagnia prevedono tale vincolo, sarà obbligatorio il pagamento del costo di disdetta per poter recedere il contratto prima del suo termine. Il costo si aggira in media attorno ai 50 euro ma varia in base al gestore.
Presta sempre attenzione alle condizioni di ogni contratto per una linea fissa. Nella quasi totalità dei casi, ormai, non dovrebbero sussistere particolari ostacoli per cambiare piano ADSL, ma alcuni operatori inseriscono clausole specificatamente volte a vincolare il cliente senza che quest’ultimo ne verifichi la durata.