L’interazione tra il mondo fisico e quello digitale è sempre più frequente. Siri, l’interfaccia vocale di Apple, ha aperto la strada verso orizzonti di interazione con l’intelligenza artificiale tutt’ora in espansione. La sua collega Alexa, l’interfaccia vocale di Amazon, si è imposta per diverse funzionalità legate alle nostre abitazioni. Progressivamente, le nostre case si sono popolate di oggetti intelligenti ed interconnessi, dando vita al concetto di domotica. Oltre alla comodità e al fascino futuristico, la domotica permette di risparmiare sull’energia? In questo articolo cercheremo di approfondire il tema per vedere qual è l’impatto della domotica sull’economia domestica.
Avere la domotica in casa significa che gli elettrodomestici, l’illuminazione e l’impianto di riscaldamento, sono interconnessi e gestibili a distanza. Non solo, tramite dei sensori, infatti, gli stessi apparati possono autogestirsi a seconda delle situazioni. Ad esempio, è possibile avviare la lavatrice a distanza o ad un orario preciso; si può avviare il riscaldamento ad una certa ora tramite una app o il proprio pc. Ma questo che tipo di impatto ha sui consumi? Esistono soluzioni a diverso gradiente di complessità, dalle basilari alle altamente complesse, sta poi alle disponibilità di ognuno adottare quelle più adatte alle proprie esigenze.
Cerchiamo a questo punto di fare degli esempi concreti, di modo da rendere più chiaro il tutto: grazie alla domotica l’illuminazione può essere regolata da remoto e impostando dei limiti di modo da non sforare con i consumi. Applicando dei sensori, è possibile far accendere le luci di una stanza al passaggio di una persona e farle spegnere se in quella stanza non c’è nessuno. Altrimenti, si può impostare una soglia di consumo sul contatore e di conseguenza l’utilizzo dell’elettricità e della luce, si commisurerà a quella soglia.
Sempre riguardo il consumo elettrico, la domotica permette anche di gestire il sistema elettrico che governa le tapparelle, regolando l’ombreggiatura a seconda di quanto la stanza viene illuminata da luce naturale. Le tapparelle si possono calibrare, ad esempio, sull’orario di tramonto del sole, di modo che non si usino luci artificiali prima di quell’ora e che quindi i consumi rimangano al minimo.
Per quanto riguarda il riscaldamento, è possibile regolare la temperatura di ogni stanza, a seconda se si è presenti all’interno della stessa o meno, oppure se la stanza è più o meno esposta al sole. L’accensione del sistema di riscaldamento può avvenire da remoto, evitando quindi che rimanga acceso se non si è in casa, ma attivandolo prima di rientrare, di modo da trovare una temperatura confortevole. Il livello di riscaldamento da tenere in casa è commisurato alla temperatura esterna. Grazie alla domotica è possibile regolarlo anche settandolo in base alle previsioni del tempo, nel caso in cui ci siano bruschi cali delle temperature o, al contrario, un clima meno rigido e imprevisto. Se dovesse capitare un inverno più caldo del solito, la domotica potrebbe farci risparmiare sulla bolletta, autogestendo il consumo di gas.
Gli elettrodomestici possono essere attivati a distanza ed è possibile stabilire un orario nel quale si debbano accendere. In questo modo, è possibile attivare la lavatrice o la lavastoviglie nella notte, sfruttando l’orario di minimo consumo dell’energia e avendo la possibilità di stenderla o svuotarla la mattina dopo. Se si ha il giardino, il sistema di irrigazione si autogestisce, a seconda del clima e dell’orario in cui è più efficiente.
Con la domotica è possibile attivare il condizionatore a distanza: può capitare di lasciarlo acceso uscendo di casa, soprattutto nei periodi più caldi. Si può impostare l’accensione del condizionatore se viene rilevata la presenza di qualcuno in casa, quindi nel caso ciò non avvenga, farlo spegnere automaticamente. Se stiamo per rientrare in casa, possiamo attivarlo da remoto di modo che rinfreschi l’ambiente prima del nostro ritorno e poi spegnerlo una volta che ha fatto il suo dovere.
Molti degli elettrodomestici che utilizziamo, non si spengono del tutto. Rimangono infatti in modalità stand-by. Questa modalità prevede un consumo energetico. Adottare una multi-presa con interruttore è già di per sé una soluzione, bisogna solo ricordarsi di spegnerla. Vengono incontro alle nostre possibili dimenticanze, le multi-prese intelligenti, in grado di capire quando mettiamo in stand-by un dispositivo e di disattivarlo automaticamente così da risparmiare energia elettrica.
Con i tempi che corrono, il risparmio energetico è sicuramente una componente importante all’interno di ogni famiglia. La domotica può aiutare in questo senso, con la sua tecnologia, a diminuire i costi tramite le sue azioni automatiche di rilevamento delle necessità. L’impianto domotico completo è un investimento importante e si può optare per delle soluzioni a minor impatto, come il semplice termostato regolabile da remoto. Un esempio di questo tipo di soluzione è quella offerta da Tado, con i termostati intelligenti che interagiscono con la caldaia per garantire una temperatura equilibrata all’interno di ogni stanza. Tuttavia, la domotica rappresenta un sicuro investimento: la stima di risparmio energetico è attorno al 20% e dotare la casa di questo sistema ne aumenta il valore per una percentuale compresa tra il 3% e il 10% (fonte Sole 24 Ore).
Il gioco sembra valere la candela! Soprattutto in questo periodo di forte crisi energetica, saper ottimizzare i consumi è una prerogativa importante nella gestione delle spese. Un investimento iniziale anche minimo, come il termostato controllabile da remoto, può già fare la differenza in termini di gestione del consumo di gas. Si può procedere per step, non rivoluzionando tutto in una singola occasione ma cercando di inserire pezzo per pezzo delle soluzioni che poi ci facciano risparmiare.
Essere campioni del risparmio, a volte, può comportare a volte anche un investimento. Una spesa oggi per un risparmio domani!