Capire come leggere la bolletta della luce è indispensabile per gestire al meglio le spese, intercettare eventuali voci anomale ed esporre un eventuale reclamo solo se si è certi di trovarsi di fronte a un dato che non corrisponde alla realtà.
Il primo parametro fondamentale per leggere correttamente la bolletta della luce lo troviamo nell’intestazione, di solito in alto a sinistra: nel box è riportato il nome del fornitore e, informazione ancora più importante, il mercato di riferimento, che può essere libero (se le condizioni economiche e contrattuali vengono definite autonomamente dalla compagnia che eroga il servizio) o di maggior tutela (se vengono regolate trimestralmente dall'authority ARERA).
Inoltre, come leggere ed eventualmente contestare la bolletta se non sappiamo quali dati rappresentano la nostra specifica fornitura? In un box dedicato al destinatario, sempre nella parte alta della prima pagina, campeggiano la data di attivazione, la tensione e la potenza della fornitura, il tipo di contratto, il metodo di pagamento ed è esplicitato se si tratta o meno di un’utenza domestica.
Un altro piccolo spazio riporta i dati tecnici dell’utente, come il suo codice univoco e il POD, riferito esclusivamente alla fornitura elettrica: questi codici si rivelano indispensabili per segnalare un guasto o una voce poco chiara, e andranno inseriti nelle comunicazioni scritte o dettati all’operatore telefonico del servizio clienti che prenderà in carico la vostra richiesta.
Proprio i riferimenti per il pronto intervento e per altre segnalazioni sono un’altra voce che non può mancare in nessuna fattura.
In caratteri ben visibili è riportata la somma totale da corrispondere e la relativa scadenza, con un bollettino postale allegato nel caso non si avesse un addebito diretto sul proprio conto: sapere come leggere una bolletta della luce è importante tanto quanto sapere come pagarla.
Arriviamo finalmente alla parte sostanziale, rappresentata da tutte le voci che sommate tra loro restituiscono la cifra complessiva. In realtà abbiamo a disposizione un grafico a torta, troppo spesso ignorato, dove sono sintetizzate le quattro componenti della spesa, ovvero il prezzo dell’energia, il costo per il suo trasporto e per la gestione del contatore, le spese per gli oneri di sistema (cioè i costi per mantenere in equilibrio il servizio e per finanziare la produzione di energie da fonti rinnovabili), infine l’Iva e le imposte.
Prima di scoprire come leggere in dettaglio queste voci, ricordiamo che dal luglio 2016 nella bolletta del servizio elettrico nazionale è inserito il Canone Rai, spalmato in dieci rate mensili da gennaio a ottobre.
Occorre voltare pagina e concentrarsi sul dettaglio delle letture per scoprire davvero come leggere una bolletta con la massima precisione: qui sono riportate le letture del contatore, che possono essere effettive, autoletture o stimate. Se si tratta di stime, un’ulteriore indicazione ci dirà se l’importo sarà o meno soggetto a conguaglio. Un importante box riguarda le diverse fasce di consumo, F1, F2 e F3, ciascuna con un differente costo dell’energia (che dipende anche dal contratto stipulato). Infine, un prezioso grafico a barre riporta la media annua dei consumi, per essere consapevoli di quali siano i periodi in cui si spende di più, ed eventualmente porre rimedio per gli anni a venire.