Con l’inverno alle porte e la crisi energetica in atto, è bene non farsi trovare impreparati adottando un sistema di riscaldamento che sia efficiente ed economico a lungo termine. La stufa a pellet è sicuramente un valido sostituto ai classici termosifoni alimentati a gas e nonostante sia anche un’alternativa ecologica, l’investimento economico iniziale può essere dispendioso. Ecco perché nel 2022 il governo ha varato un progetto di agevolazioni fiscali destinate proprio a chi opterà per un sistema di riscaldamento alternativo.
Il pellet è un combustibile che deriva dall’essiccatura della segatura e si presenta sotto forma di piccoli cilindri lignei aventi appena qualche centimetro di lunghezza. Le tipologie di pellet sono numerose e si distinguono in dure (come il pellet di faggio, castagno o acero) e dolci (quali il legno di pino, abete o pioppo). Il pellet di legno duro è genericamente considerato il migliore a livello di potere calorifico e rendimento termico poiché tende a durare più a lungo. In ogni caso la scelta del pellet deve basarsi sulla qualità del materiale che deve contenere un residuo di ceneri non superiore allo 0,7%.
Per sapere di più leggi anche "Stufe a Pellet per il Riscaldamento: Pro e Contro"
Il costo di una stufa a pellet varia tra i 1500 e i 3000 euro, tuttavia, l’eventuale installazione di un impianto ad acqua (per il trasferimento del calore dalla stufa al resto dell’abitazione) può far lievitare il costo fino a 4000 euro, ai quali vanno poi aggiunti i costi di installazione e l’acquisto periodico del pellet (circa 12 euro per una confezione da 15kg).
Vediamo come funziona il bonus pellet 2002 e chi può richiederlo:
È un incentivo del GSE (gestore dei servizi termici) per recuperare fino al 65% della somma spesa per l’acquisto di una stufa in sostituzione ad un impianto termico preesistente. Possono beneficiarne sia privati che aziende purché la richiesta venga inoltrata online sul sito dell’ente, una volta conclusi i lavori. Se la somma è inferiore a 5000 euro, allora verrà corrisposta in una soluzione unica. In alternativa se la percentuale dovuta dovesse superare la soglia dei 5000 euro, questa sarà ripartita in rate annuali (per un minimo di due ed un massimo di cinque anni).
Il bonus Stufa a pellet 2022 garantisce una detrazione fiscale dall’85 al 50% per l’acquisto e l’installazione di impianti di climatizzazione alimentati a biomassa. Per unità indipendenti il limite di spesa è di 30.000 euro con una detrazione fino al 50%. Per i condomini la detrazione si aggirerà intorno al 70% per una spesa fino a 40.000 euro (per ogni unità immobiliare) e fino all’80% per una spesa fino a 136.000 euro (per unità immobiliare).
Si può usufruire del Bonus per l’installazione di una stufa alimentata a pellet o legna (di classe 5 stelle) o per la sostituzione di un impianto termico preesistente con una stufa (di classe 4 stelle o superiore). Requisito fondamentale è che questa installazione sia un intervento trainato e dunque realizzato congiuntamente con un intervento trainante (come l’isolamento termico, interventi asismici, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale).
- Leroy Merlin è il noto brand per il giardinaggio, fai-da-te e ristrutturazione. Sul sito online è disponibile una vasta gamma di oltre 270 stufe a pellet o in legna. È inoltre possibile selezionare la tipologia di stufa desiderata tra: idro, canalizzata e ventilata.
- ePrice: potrai scegliere tra oltre 800 modelli di stufe a pellet con prezzi che variano dagli 800 fino ai 5000 euro.
- Amazon: tra i best seller la Fiorina 74 di Qlima. È la classica stufa a pellet con canna fumaria ed è la più venduta e apprezzata dai clienti Amazon. Ha un’autonomia minore rispetto ad altri modelli (dalle 10 alle 22 ore) ma è in grado di riscaldare grandi spazi fino a 200 metri cubi.