I più accorti sanno di cosa si parla quando si dice F1,F2,F3. Le sigle che indicano le fasce orarie di consumo di energia elettrica sono la vera porta al risparmio energetico, perché sono stabilite in maniera uniforme dall’ARERA e sono valide per qualsiasi fornitore di luce e gas, indipendentemente dalla tipologia di contratto, mercato libero o tutelato. Dunque è sicuramente utile vedere come sono associati i prezzi alle fasce orarie, una conoscenza che abbinata alle nostre abitudini casalinghe ci può guidare nelle scelte migliori.
La più utilizzata è la Fascia F1 che abbiamo imparato a definire delle “ore di punta” che va dalle 8 del mattino alle 18.
La Fascia F2 è utilizzata due volte al giorno: tra le 7 e le 8 e in un secondo momento dalle 19 alle 22.
La Fascia F3 viene definita quella notturna e va dalle 22 alle 6 del mattino successivo.
I vari operatori presenti sul mercato offrono ai consumatori delle opzioni che vanno a limare le differenze di prezzo delle fasce orarie valide prevalentemente per le tariffe monorarie e biorarie. E soprattutto la soluzione monoraria che appare la più allettante, in grado di garantire un prezzo controllato e costante nel tempo. Con la bioraria, meno diffusa di questi tempi il prezzo dell’energia elettrica è stabilito su due fasce orarie, in genere (ma le condizioni possono variare a seconda della compagnia) vengono unite la fascia F2 e quella F3 con un prezzo superiore durante le ore di punta e uno inferiore nelle ore serali e notturne.
Vi sono poi delle differenze di prezzo per i clienti che appartengono al mercato libero e quelli della maggiore tutela. L’authority pubblica trimestralmente il prezzo dell’energia che sarà applicato ogni mese agli appartenenti al mercato tutelato.
Il prezzo della bioraria è distinto tra la fascia F1 e F23 che significa la F2 e la F3 accorpate, con piccole differenze. Per chi fa parte del mercato libero saranno invece valide le condizioni già indicate nel contratto sottoscritto con l’operatore scelto.
La convenienza dipende dalle proprie abitudini: se una famiglia trascorre molto tempo in casa, frazionare i consumi per fascia avrà meno senso, diverso il discorso per chi sta meno in casa e può dunque concentrare i propri consumi nelle fasce meno care. Per saperne di più è sempre bene consultare la nuova bolletta che permette di controllare i consumi energetici su base oraria nei giorni feriali e nel fine settimana.
La questione è di fabbisogno generale, durante il giorno le attività produttive, quelle che vengono comunemente chiamate ‘energivore’ sono a pieno regime, ciò porta il contatore generale a girare al massimo. Le ore serali e notturne sono invece quelle nelle quali si abbassano i consumi dalle industrie agli uffici. La messa in funzione degli impianti energivori e gasiferi fa salire il prezzo di vendita della materia prima secondo una sorta di borsa dei prezzi, c’è da dire che ultimamente molte imprese stanno modificando il loro modello di attività proprio per ridurre i costi e anche il mondo del lavoro, soprattutto nelle grandi città, si sta muovendo verso una diversificazione degli orari e dunque delle necessità energetiche.
Completa il quadro l’incremento delle fonti rinnovabili come il fotovoltaico che producendo energia solo di giorno ha portato ad un livellamento dei prezzi delle fasce rispetto ad un tempo.