L’Italia, nazione dal clima così favorevole, si presta decisamente bene ad accogliere tecnologie green come l’impianto a pannelli solari, che oltre a essere un’opzione certamente virtuosa nei confronti dell’ambiente assicura notevoli risparmi sulla spesa dell’energia elettrica. Prima di verificare più nel dettaglio i vantaggi del fotovoltaico dalla prospettiva economica, scopriamo gli altri suoi effetti positivi.
Dal punto di vista della salvaguardia dell’ecosistema, con questa scelta si limitano di molto le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera: basti pensare che installare un piccolo impianto a uso domestico equivale a piantare centonovanta alberi, e ad abbattere le emissioni di CO2 di circa 1300 chili all’anno.
Ci sono poi una serie di vantaggi ambientali secondari ma non trascurabili, come il fatto che i pannelli solari non producono residui né scorie, e dunque non inquinano da un punto di vista chimico. Da non sottovalutare è poi l’impatto acustico, pressoché inesistente, e la bassa dispendiosità anche dal punto di vista termico, dal momento che le temperature raggiungono una temperatura massima non superiore a 60 °C. Aggiungiamo, infine, l’impatto zero dal punto di vista estetico e paesaggistico.
Per quanto riguarda più strettamente l’economia domestica, il risparmio derivato dai pannelli solari non è solo energetico: l’impianto richiede una minore manutenzione, è assicurato da furto, incendio e mancata produzione, e trattandosi di una tecnologia considerata un ottimo e sicuro investimento, viene finanziata dagli istituti di credito a tassi d'interesse agevolati.
Per calcolare il risparmio energetico di chi sceglie il fotovoltaico, occorre fare un discorso composito.
Intanto, è bene scegliere un impianto non sovradimensionato, per minimizzare la spesa iniziale e massimizzare i guadagni nel tempo. Si consideri che la classica versione domestica da 3kW ha un costo medio di seimila euro, che grazie alla detrazione fiscale del 50% si dimezza.
Recentissimo, e ancora oggetto di studio da parte degli esperti del settore, il superbonus con detrazione del 110% che fa parte del cosiddetto Decreto Rilancio. Va inoltre ricordato che alcuni contratti consentono lo scambio sul posto, ovvero danno la possibilità di rivendere l’energia prodotta in eccesso e non utilizzata. Altra importante variabile da considerare è l’ubicazione: di solito, un’abitazione del Sud Italia è più esposta al sole rispetto a una casa del Nord.
Tenendo conto di tutta questa serie di elementi, e ipotizzando un autoconsumo del 50% dell’energia (e ammettendo che si abbia la possibilità di rivendere il restante 50%), si è calcolato che un impianto dal costo iniziale di seimila euro fa ricavare circa diciassettemila euro in venticinque anni.
Non c’è dubbio, quindi, sul fatto che i vantaggi di chi sceglie l’energia dei pannelli fotovoltaici siano notevoli.
E se è vero che c’è un’ulteriore spesa iniziale da affrontare, data dall’inverter (il dispositivo che converte la corrente continua prodotta da un generatore fotovoltaico in corrente alternata, e che monitora costantemente lo stato della produzione di energia elettrica), è altrettanto vero che un altro vantaggio del fotovoltaico è l’incremento del valore dell’immobile. Si tratta quindi di una scelta certamente ecologica e sicura, oltre che di un’ottima forma di investimento.