Le due ruote sono una comodità e una passione per moltissime persone. La bella stagione soprattutto ne incentiva l’utilizzo, sia quotidiano sia per le partenze del weekend. Cosa fare però, durante la stagione invernale, per poter contenere i costi nel caso in cui decidessimo di non utilizzarla? Ovviamente risparmieremo sulla benzina e sui costi di manutenzione, ma per quanto riguarda l’assicurazione? Andiamo a vedere insieme cosa si può fare per essere campioni del risparmio, tenendo la nostra moto al caldo e il nostro conto al sicuro.
Capita spesso che, con l’arrivo della stagione invernale, tra freddo e piogge, cali il desiderio di mettersi in sella alla propria moto. Il premio dell’assicurazione, tuttavia, va pagato, in quanto non è possibile tenere il veicolo sprovvisto di copertura. Scegliendo adeguatamente la propria compagnia assicurativa, è possibile usufruire della sospensione dell’assicurazione: il proprietario, quindi, vedrà l’assicurazione nei confronti del mezzo sospesa e non dovrà continuare a pagare il premio mensile. Questo è una soluzione vitale per coloro che non usano le due ruote quotidianamente e che destinano questo piacere solo alla bella stagione.
A seconda della compagnia scelta, laddove presente, la sospensione potrebbe avere un costo aggiuntivo, oppure potrebbero esservi dei costi di riattivazione quando si desidera tornare in sella. Vi sono delle regole da rispettare rigorosamente, sia per accedere alla sospensione che per non incappare in problemi ben più grandi:
Riprendendo quest’ultimo punto, non è possibile lasciare la propria moto in strada durante il periodo di sospensione: il veicolo, seppur parcheggiato ai margini della strada, risulterebbe essere comunque un veicolo su strada sprovvisto di copertura assicurativa. Equivarrebbe quindi a circolare senza assicurazione, pur non salendo mai sulla moto. Fattore correlato, e abbastanza ovvio, è quello legato all’uso effettivo: nel periodo di sospensione l’utilizzo del veicolo è interdetto per qualsiasi motivo. Le sanzioni sono piuttosto salate e vanno dagli 849€ ai 3.396€.
Nel caso in cui, all’interno del contratto, fosse prevista la copertura per furto e incendio, nel momento in cui la moto viene custodita in un luogo chiuso, la copertura per questi spiacevoli eventi rimane anche nel periodo di sospensione. Sapendo questo, è doveroso organizzarsi per tempo, sia con un luogo adatto dove lasciare la moto, sia con la consapevolezza di avere un mezzo di riserva da poter utilizzare per eventuali necessità o emergenze.
Come già detto all’inizio, non tutte le compagnie assicurative prevedono la sospensione per un periodo di tempo, che sia esso breve o lungo. È preferibile sondare i diversi siti optando per quelle compagnie particolarmente avvezze al digitale e che permettono la sospensione e la riattivazione direttamente dal proprio pc e gratuitamente, come per esempio accade con Zurich.
ConTe permette di congelare la polizza fino ad un massimo di due volte nel corso dell’anno di copertura assicurativa, a patto che non sia nei primi o negli ultimi 30 giorni del contratto, per un massimo di 12 mesi. È previsto un costo di riattivazione di 24€. Da non sottovalutare con quest’ultima la polizza Family & Friends che garantisce sconti fino al 30%.
Genialloyd punta ancora di più sulla flessibilità: con l’opzione Moto Free è possibile sospendere il contratto assicurativo in ogni momento e per più volte, a patto che la sospensione sia all’interno dei soliti vincoli, quindi per un minimo di 30 giorni e un massimo di 12 mesi.
Prima prevede la sospensione della polizza ed ha un prezzo molto competitivo con il bonus di differenti servizi aggiuntivi che per quanto si va a pagare, sono un assoluto affare.
Bisogna fare chiarezza su questo punto. A causa di una sentenza dell’Unione Europea, si è diffusa la notizia, imprecisa, che ci fosse un tentativo di regolamentazione da parte dell’Unione per quanto riguarda i veicoli fermi. La sentenza richiedeva infatti che tutti i veicoli immatricolati fossero in possesso di una polizza assicurativa. C’è tuttavia un comma della direttiva 2009/103/CE, che prevede che gli Stati si adeguino entro dicembre 2023, nel quale si dice che tale tipo di regolamentazione non si applica a quei veicoli che vengono cancellati dal registro degli immatricolati perché fermi per un periodo più o meno lungo di tempo o addirittura per sempre. Tale comma prevede senza problemi l’esistenza di una sospensione della polizza assicurativa e, salvo stravolgimenti nell’applicazione della legge Europea da parte dell’Italia, sarà possibile attuare questo stratagemma anche per gli anni a venire.
Sia che siate dei centauri instancabili, sia che preferiate andare in moto con la bella stagione, la possibilità di sospendere la polizza assicurativa per qualsiasi esigenza è una buona mossa per limitare i costi. Essere campioni del risparmio vuol dire essere attento anche a questi aspetti, cercando di godersi le due ruote ma con un occhio al portafogli.
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